I contenuti
Premessa
La storia, in breve
Dalle pievi ai terzieri, lo sviluppo e i cambiamenti amministrativi e sociali portati dall’avvento della dominazione grigione. In breve, un’analisi della situazione storica relativa alla Valtellina e, in particolare, alla Comunità di Villa e Stazzona. Il sistema generale legislativo contenuto negli Statuti di Valtellina affiancato a quello degli statuti di ogni singola Comunità.
Capitolo primo
Cittadini e governanti
Le differenze tra l’essere terreri, originari della comunità, e forastieri, provenienti da fuori. L’elezione dei rappresentanti amministrativi con l’esempio delle elezioni del 1745. Ruolo, compiti, diritti e doveri degli agenti della Comunità e dei loro assitenti. L’intervento dei cittadini, attraverso le cosiddette ruote nei lavori di pubblico interesse. L’originale sistema di imposizione delle tasse, le gride e la fissazione dei prezzi dei generi di prima necessità.
Capitolo secondo
Gli incaricati della comunità
La “macchina amministrativa” della Comunità. Dalle cariche assegnate con nomina del Consiglio della Comunità, a quelle assegnate mediante asta pubblica (incanto). In particolare, le figure dei saltari e degli arbostari, cui era devoluto il compito di controllare i boschi, i pascoli e le vigne e di denunciare al Consiglio i comportamenti dannosi dei cittadini nei confronti dei beni di interesse pubblico. I casi particolari dei servizi pubblici di hosteria, di misuratura e di pesatura.
Capitolo terzo
La vita, contadina, di tutti i giorni
La protezione dei beni naturali della Comunità. Il regime dei boschi, soprattutto di quelli tensi, cioè protetti per la loro importanza, la regolamentazione del pascolo e la protezione delle vigne. Le disposizioni degli Ordini Aggiunti, redatti dopo la grande alluvione del 1686. La questione delle capre e la Transazione del 27 luglio dello stesso anno. La lotta alle epidemie, alle malattie del bestiame e ai danni ai raccolti. Le norme concernenti il “far cuocere calchera” e le pene previste per chi partecipa a risse o commette gravi azioni criminali.
Capitolo quarto
L’applicazione delle contravvenzioni
Il sistema monetario vigente. Il registro delle mendanze (contravvenzioni) e l’applicazione delle pene. Numerosi esempi di mendanze applicate, con nome e cognome degli autori dei reati, che bene descrivono le difficoltà di vita dei cittadini della comunità. Una lotta per la sopravvivenza che spingeva spesso anche i cittadini più onesti alla non osservanza delle norme poste a protezione dei beni della Comunità.
Capitolo quinto
I rapporti tra la Comunità e la Chiesa
Una convivenza non sempre del tutto pacifica. L’elezione “laica” dell’arciprete di Villa e del Curato di Stazzona. Le richieste di sussidi da parte della Chiesa e le corrispondenti forme di concessione degli stessi. Il caso curioso e interessante della risistemazione della casa Arcipreturale.
Appendice
Gli Statuti della Comunità di Villa e Stazzona
Per la prima volta, la pubblicazione del testo integrale degli Statuti redatti a mano nel 1659, cui si aggiungono i testi degli Ordini Aggiunti del 1686 e della Transazione del 27 luglio 1686.
Supporti informativi
• Un sintetico quadro cronologico dal 1512 al 1797, gli anni della dominazione dei grigioni in Valtellina
• Un glossario dei termini locali e dialettali
• Una bibliografia relativa alla parte storica generale
• Un indice dei nomi dei cittadini della Comunità di Villa e Stazzona citati nell’ambito dell’opera
• Un indice dei luoghi citati nell’ambito dell’opera
• La riproduzione di un’antica carta geografica
• Alcune riproduzioni tratte dagli antichi documenti (Statuti, Atti del Consiglio e Libro delle mendanze) che rappresentano la fonte primaria dell’opera (le foto sono di Tiziano Maffescioni).
La storia, in breve
Dalle pievi ai terzieri, lo sviluppo e i cambiamenti amministrativi e sociali portati dall’avvento della dominazione grigione. In breve, un’analisi della situazione storica relativa alla Valtellina e, in particolare, alla Comunità di Villa e Stazzona. Il sistema generale legislativo contenuto negli Statuti di Valtellina affiancato a quello degli statuti di ogni singola Comunità.
Capitolo primo
Cittadini e governanti
Le differenze tra l’essere terreri, originari della comunità, e forastieri, provenienti da fuori. L’elezione dei rappresentanti amministrativi con l’esempio delle elezioni del 1745. Ruolo, compiti, diritti e doveri degli agenti della Comunità e dei loro assitenti. L’intervento dei cittadini, attraverso le cosiddette ruote nei lavori di pubblico interesse. L’originale sistema di imposizione delle tasse, le gride e la fissazione dei prezzi dei generi di prima necessità.
Capitolo secondo
Gli incaricati della comunità
La “macchina amministrativa” della Comunità. Dalle cariche assegnate con nomina del Consiglio della Comunità, a quelle assegnate mediante asta pubblica (incanto). In particolare, le figure dei saltari e degli arbostari, cui era devoluto il compito di controllare i boschi, i pascoli e le vigne e di denunciare al Consiglio i comportamenti dannosi dei cittadini nei confronti dei beni di interesse pubblico. I casi particolari dei servizi pubblici di hosteria, di misuratura e di pesatura.
Capitolo terzo
La vita, contadina, di tutti i giorni
La protezione dei beni naturali della Comunità. Il regime dei boschi, soprattutto di quelli tensi, cioè protetti per la loro importanza, la regolamentazione del pascolo e la protezione delle vigne. Le disposizioni degli Ordini Aggiunti, redatti dopo la grande alluvione del 1686. La questione delle capre e la Transazione del 27 luglio dello stesso anno. La lotta alle epidemie, alle malattie del bestiame e ai danni ai raccolti. Le norme concernenti il “far cuocere calchera” e le pene previste per chi partecipa a risse o commette gravi azioni criminali.
Capitolo quarto
L’applicazione delle contravvenzioni
Il sistema monetario vigente. Il registro delle mendanze (contravvenzioni) e l’applicazione delle pene. Numerosi esempi di mendanze applicate, con nome e cognome degli autori dei reati, che bene descrivono le difficoltà di vita dei cittadini della comunità. Una lotta per la sopravvivenza che spingeva spesso anche i cittadini più onesti alla non osservanza delle norme poste a protezione dei beni della Comunità.
Capitolo quinto
I rapporti tra la Comunità e la Chiesa
Una convivenza non sempre del tutto pacifica. L’elezione “laica” dell’arciprete di Villa e del Curato di Stazzona. Le richieste di sussidi da parte della Chiesa e le corrispondenti forme di concessione degli stessi. Il caso curioso e interessante della risistemazione della casa Arcipreturale.
Appendice
Gli Statuti della Comunità di Villa e Stazzona
Per la prima volta, la pubblicazione del testo integrale degli Statuti redatti a mano nel 1659, cui si aggiungono i testi degli Ordini Aggiunti del 1686 e della Transazione del 27 luglio 1686.
Supporti informativi
• Un sintetico quadro cronologico dal 1512 al 1797, gli anni della dominazione dei grigioni in Valtellina
• Un glossario dei termini locali e dialettali
• Una bibliografia relativa alla parte storica generale
• Un indice dei nomi dei cittadini della Comunità di Villa e Stazzona citati nell’ambito dell’opera
• Un indice dei luoghi citati nell’ambito dell’opera
• La riproduzione di un’antica carta geografica
• Alcune riproduzioni tratte dagli antichi documenti (Statuti, Atti del Consiglio e Libro delle mendanze) che rappresentano la fonte primaria dell’opera (le foto sono di Tiziano Maffescioni).
Luca Palestra - Così si viveva a Villa e Stazzona